Si può, con un pianoforte, una viola, una postazione elettronica, una successione di immagini e parole proiettate su schermi di tulle, costruire un discorso articolato e coinvolgente sui destini dell’Europa? Si può; e una giovane compagnia di artisti spregiudicati, impegnati in percorsi di ricerca, c’è riuscita. [… ] Ma fra i motivi d’interesse di questo evento spettacolare, non c’è solo l’importanza e la spietata durezza del messaggio, bensì della scelta espressiva: una originale, organica commistione di parola scritta, immagini, suoni acustici ed elettronici, registrazioni sul campo.